Claudia Palmarucci

La nuova proposta espositiva di Tricromia ArtGallery è dedicata alle tavole di Claudia Palmarucci, tratte dal racconto di Francesca Scotti L’incanto del buio. Racconto di Natale edito da Orecchio Acerbo.

Nella realtà, l’intesa armoniosa tra chi scrive e chi illustra.
Nella finzione, un magnifico gioco d’immaginazione e sensazioni tra due piccoli amici.
Un racconto autentico d’infanzia,
un ritratto del legame profondo e inesauribile
che due bambini si regalano a vicenda, lontano dal mondo reale
e dalle lucine dell’albero.

Oggi è Natale. In attesa di scambiarsi i regali, Pietro e Giulia, amici da sempre, giocano a buio: il loro gioco preferito che può occupargli interi pomeriggi. Nell’oscurità della camera, al tatto, gli oggetti che hanno raccolto e poi sparso sul pavimento diventano altro nelle loro parole: una forchetta può essere a chiave di un forziere, una scarpa è forse il letto di una fata. Quando le loro mani si incontrano al buio, viene naturale per Giulia e Pietro dare un nome anche ai loro sogni reciproci: un’archeologa e un cigno sta per dire Pietro, un pilota d’aereo e un cervo, sta pensando Giulia. Qualcuno apre la porta e accende la luce. Il buio svanisce e l’incanto s’interrompe, i loro sogni tornano svelti a nascondersi, ma non spariscono, perché è nel domani la chiave per diventare realtà.

La magia di una storia che, non solo a Natale, vogliamo possa essere vera.

CLAUDIA PALMARUCCI
Nata a Tolentino (MC) nel 1985, Claudia Palmarucci studia all’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove ora è arrivata a insegnare. Di certo, ai grandi maestri della pittura Claudia guarda costantemente, e all’illustrazione dedica le sue energie e i suoi pensieri. Nel catalogo di Orecchio acerbo: “Le case degli altri bambini” di Luca Tortolini (2015), “I musicanti di Brema” dei fratelli Grimm (2012) e “La Rosa” di Ljudmila Petruševskaja (2011) il suo album d’esordio, con il quale è stata selezionata a Illustr’arte 2011 e al prestigioso CJ Picture Book 2011. Il suo ultimo libro illustrato “Marie Curie nel paese della scienza”, su testo di Irène Cohen-Janca, ha vinto il Bologna Ragazzi Award 2020 nella sezione Non Fiction.

Marie Curie

Le mani sapienti di Claudia Palmarucci, la vita di Maria Sklodowska, una delle più grandi scienziate di tutti i tempi hanno vinto il prestigioso BRAW. Volto a mettere in luce l’eccellenza nel panorama mondiale del libro illustrato, il BolognaRagazzi Award-BRAW rappresenta da oltre cinquant’anni uno dei più ambiti riconoscimenti internazionali per il mondo dell’editoria per ragazzi.

Il BRAW rappresenta uno dei più importanti trampolini di lancio a livello mondiale, grazie all’attenzione riservata ai vincitori da parte di tutti i media e dalle migliaia di addetti ai lavori presenti ogni anno alla Bologna Children’s Book Fair. Infatti, il BolognaRagazzi Award non è solo un riconoscimento a livello editoriale, ma una grande opportunità di business sul mercato internazionale dello scambio di copyright. Vincere questo premio, o aggiudicarsi una delle menzioni d’onore, permette di portare la propria pubblicazione all’attenzione dell’editoria mondiale. Lo testimoniano costantemente i vincitori di ogni edizione, che riportano in copertina l’emblema del premio con orgoglio, e ne diffondono nel mondo il prestigio e l’autorevolezza.

La vita di Maria Sklodowska, una delle più grandi scienziate di tutti i tempi.

Marie Curie, figlia di una direttrice di un collegio e di un professore,  cresce nella convinzione che il sapere rappresenta la sola vera ricchezza della vita. E sarà questa la forza motrice che guiderà ogni sua scelta, non ultima quella di affrontare mille sacrifici per poter andare alla Sorbona di Parigi, dato che nel suo paese le università sono precluse alle donne. E poi: le lauree in fisica e in matematica, il grande amore per Pierre Curie, la scoperta del polonio e del radio. Poi ancora, la morte di Pierre. E il suo amore per il prossimo che la porta a utilizzare tutti i suoi studi e le sue scoperte per assistere i feriti in guerra.

Partendo proprio dalle note biografiche della Orecchio Acerbo, editore di punta di Claudia Palmarucci, nelle quali  è ben sottolineato  quanto immaginare che i celebri affreschi del Cappellone di San Nicola della sua città e le arti belle disseminate nei dintorni abbiano indotto Claudia, nata a Tolentino (MC) nel 1985, a intraprendere gli studi d’arte all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Di certo, ai grandi maestri della pittura Claudia Palmarucci guarda costantemente, che si tratti di Watteau piuttosto che di Rubens, e all’illustrazione dedica le sue energie e i suoi pensieri. Inizia nel 2009 la collaborazione con Orecchio Acerbo, con l’editore lavora al progetto del libro La Rosa, che nel 2011 diventerà il suo volume d’esordio con il quale è stata selezionata a “Illustrar’arte 2011” e al prestigioso “CJ Picture Book 2011”.