Descrizione
Guardando un codice miniato l’occhio va ai dipinti. Da profano, il testo in caratteri gotici, mi appare solo una griglia incomprensibile, una sorta di vuoto al centro della pagina. Ho immaginato quindi un libro non scritto, con un vero buco centrale da riempire con una storia pensata e reinventata dal lettore. La trama s’ispira alle “miniature” che la commentano. Le pagine s’inanellano in diverse combinazioni assecondando l’esito del racconto e ci fanno ritrovare il sapore di un dimenticato giorno di tanti, tanti anni fa.
A Leon che ancora non legge
ma sa perdersi nelle pagine.