Noemi Agosti – Jack Rabbit
€ 450,00
“Alice nel paese delle meraviglie” è uno di quei racconti che tutti conosciamo, è stato citato in molteplici media e quasi tutti conoscono la sua storia, anche non avendo mai letto il libro. Ho voluto approfittare di questa conoscenza sommaria per rielaborale questa storia satura di immagini e unirla alle mie conoscenze di background. In questa piccola serie di illustrazioni sono presenti delle citazioni della cultura inglese come in “would you like a cup of tea?” dove ripropongo tutta la cultura del tè delle cinque, dagli scones al piatto di ceramica decorato con le vicende della storia che si ripropongono come un ciclo. La ripetibilità di un’immagine e la sua sequenza ha influenzato il mio modo di concepire un’immagine e questo stimolo è partito dal mondo dell’animazione ma soprattutto dalla grafica d’arte. Lo studio di questa disciplina mi porta a ridurre all’osso il segno e i colori, per poi aggiungere elementi. Se prima utilizzavo moltissimi colori, con enorme difficoltà, ora parto dal bianco e nero per poi aggiungere una palette di pochi colori, in questo caso tre, come se stessi pensando ad una serigrafia. Il collage mi aiuta nel processo di selezione e scelta dei colori, stampando su diversi fogli colorati posso scegliere quale sia l’accostamento migliore. Ho creato il mondo di Alice con colori sgargianti, quasi acidi, perché l’ho sempre immaginata con queste tonalità, disprezzando le versioni con colori pastello a cui la storia non si addice. È una storia movimentata, piena di azione e colpi di scena senza senso quindi ho pensato che questi colori fossero i più appropriati. Il nero, il segno dato dalla xilografia, ha fatto da mediatore fra i colori dando un tono più cupo alle illustrazioni. La scelta di utilizzare la xilografia viene dalla resa del segno che mi permette di essere più espressiva e di seguire il mio istinto nella casualità dell’incisione. Infatti sulla carta mi preparo sempre uno studio del segno ma sono cosciente che la stampa sarà totalmente differente, nessun strumento mi permette questo tipo di segno anche perché spesso mi lascio mi lascio ad esercizi di segno, guidata solo dalla sgorbia come in “ghignagatto”.
collage su carta cm 23×28