BENITO JACOVITTI
Benito Jacovitti. Opere dal titolo “Reptilia” per Studio Natura.
Un corpo di lavoro inedito fino ad oggi composto da sedici opere su carta a tecnica mista (cm 46,5 x 32,5) di Benito Jacovitti.
Il padre di Cocco Bill non ha certo bisogno di presentazioni. In queste tavole c’è l’essenza della sua arte, riconosciuta come tale solo dopo una rivalutazione da parte di certa critica che aveva dapprima, per molti personaggi e molto tempo, storto il naso di fronte a autori fuori dal coro o dai cenacoli ufficiali.
Come sempre, e queste tavole non fanno eccezione, la sua matita ha dato vita a personaggi grotteschi e esilaranti. Salami con le zampe, serpenti e lumache che ci guardano con espressioni divertenti e spiazzano per le battute sagaci.
Chi ha avuto la fortuna di crescere con Carosello se li ricorda in una serie di spot (che ancora si chiamavano reclami); i suoi personaggi hanno anche dato voce a comitati civici con un sapiente uso della satira.
Benito Jacovitti ha saputo rappresentare in ogni suo disegno qualcuno di noi, qualcosa di noi, quale emblema della cultura italiana di massa del Novecento. Questo ha fatto di lui una figura di spicco tra i disegnatori del periodo d’oro nel nostro Paese.
La datazione delle tavole può essere compresa tra la fine degli anni ‘70 e gli inizi degli ’80. La storia dei disegni è un po’ quella di un “tesoro” che passa di mano in mano nel corso di quasi mezzo secolo.
L’attuale proprietario racconta, infatti, di averli ricevuti in eredità da una zia vedova che, a sua volta, li aveva avuti in regalo dal marito. Questo le aveva raccontato che durante la guerra sul Fronte Orientale era stato fatto prigioniero e mandato in un campo di prigionia in Russia.
Qui aveva conosciuto un italoamericano con cui aveva legato molto. Finita la guerra, e di ritorno in Italia, questo misterioso personaggio si era rivelato un facoltoso commerciante con interesse in più settori (gioielli, vini, opere d’arte) e, nel corso degli anni, aveva donato molte cose al suo amico, conosciuto durante la prigionia.
Le opere su carta dovrebbero essere lavori realizzati per un evento, forse una mostra intitolata “REPTILIA” e opere realizzate per uno “STUDIO NATURA”, forse un lavoro legato all’ecologia che conferma l’attenzione dell’autore verso temi etici, trattati alla sua maniera.
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Daniele Serra è nato e vive in Italia.
Lavora come illustratore e fumettista, le sue opere sono state pubblicate in Europa, Australia, Stati Uniti e Giappone.
Il suo è un romanticismo malinconico e sensuale che attinge a piene mani alle atmosfere nebbiose e sublimi di Friedrich e all’impetuosità delle tempeste cromatiche di Turner.
Ma che non prescinde da maestri come Dino Battaglia e da esponenti della corrente pittorica del fumetto americano come George Pratt, Ashley Wood e Dave Mckean.
Per un linguaggio noir, a tratti barocco, dove personaggi spettrali prendono forma, grazie alla notte che ne definisce i profili, tra scenari fatiscenti di città fantasma restituiti ad acquerello dato per sovrapposizione di velature.
Una cifra stilistica inconfondibile dai toni plumbei e dalle visioni terrifiche che si alternano alla raffinatezza della linea che va a delineare corpi femminili di dannunziana memoria, tra ramificazioni che avviluppano le forme e dissolvenze che le distanziano.” Roberta Vanali
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Vernice Collection
Seguire Vernice significa scoprire un modo nuovo di collezionare, aprire la propria conoscenza alle forme più originali del racconto per immagini regalandosi un’immersione fantastica in stili e sensibilità di percorsi attraverso l’opera dei talenti riconosciuti e aprendo a tutte le tecniche espressive contemporanee.
Illustratori e artisti urbani, fotografi, web-artist e 3D designer con un ricercato numero di opere nella galleria virtuale di Vernice Artcollection si alterneranno periodicamente.
Vernice collection entra nel mercato dell’arte con una chiave moderna e sostenibile per favorire l’accesso a un nuovo tipo di collezionismo con proposte fuori dai canali del grande mercato dell’arte, un investimento minimo e favorendo la passione di chi vuole arricchire, appuntamento dopo appuntamento, la conoscenza alle forme più originali del racconto per immagini.
Tricromia dal 1990 scopre, promuove ospita illustratori e disegnatori, artisti e scultori con l’amore per l’arte “semplice” del disegno e anche con spirito giocoso (è anche questo l’arte). Non si accontenta dell’evanescenza di una mostra e mette in atto una cura per fermare il movimento di quei colori che vanno e vengono, che periodicamente si posano sulle pareti bianche della galleria per poi volare altrove. Tricromia diventa anche editore d’arte. Insieme agli artisti decide di “fissare” la bellezza di quei disegni in una pubblicazione.