Riccardo Mannelli

Riccardo Mannelli – A. Parlando proprio di corpo, disegni e libro edizione Tricromia 2012 prefazione di Ascanio Celestini.

Nato a Pistoia (1955) vive a Roma dal 1977; dal ‘75 collabora con la stampa nazionale e internazionale; dal 1980 realizza réportages disegnati in giro per il mondo. Protagonista delle maggiori testate satiriche europee, alcune delle quali dirige, o partecipa alla fondazione (Il Male, , Boxer, Il Cuore). Lavora per La Repubblica e Il Fatto Quotidiano e con altre testate, anche estere.

Parallelamente ha evoluto una personale ricerca pittorica, documentata in svariate mostre e cataloghi, tra i cui esiti: il ciclo pittorico di sessanta opere Commedia in Z.E.R.O. ( catalogo ); il fregio virtuale proiettato sull’Ara Pacis Apoteosi dei corrotti, da cui è nato l’omonimo libro; con Jan Saudek Teneri Barbari (catalogo). Nel 2006 l’esposizione a Roma presso la galleria Tricromia dal titolo “In Studio”. Nel 2008 edito da Tricromia esce il libro “Quaderno da notte” con opere in mostra presso gli spazi della galleria Tricromia di Roma. Nel 2010 la collaborazione con la galleria Tricromia si avvale della mostra “je suis l’execcesive”. Nel 2011 viene invitato alla 54 Biennale di Venezia,Padiglione Italia (Catalogo) e nell’ambito delle Mostre d’ Arte a cura di Vittorio Sgarbi al 54 Festival Dei Due Mondi di Spoleto (Catalogo)

Insegna allo I.E.D. dove coordina il dipartimento di Illustrazione.

T/18 Riccardo Mannelli A.

Mannelli scrive: non so chi sia A. quando si presenta puntuale a studio. Ha una sincerità disarmante, una tranquillità determinata. E una giovane saggezza corporea. E’ spudoratamente sana. Si comincia.

Celestini incontra A. per un’intervista, quando i ritratti sono già molto avanti…

Mi pare sia questa immagine del corpo il raccordo che collega la storia di A. alla visione di Riccardo. Lo capisco alla fine del suo discorso, dopo due ore, nel momento in cui me lo fa capire lei, quando dice: c’era infatti un signore, parlando proprio di corpo. Ci mette dentro un “infatti” come se le avessi chiesto fin dall’inizio di presentarmi la sua idea del corpo. E con quel parlando proprio di corpo lo ribadisce. Quattro parole che, senza saperlo, sono il titolo che A. ha scelto per queste paginette.

Sia l’artista Mannelli sia il poeta e attore Celestini, interagiscono con una modella, A., entrambi dandone un ritratto; entrambi, a modo loro, hanno interpretato A.