Description
Dalla prefazione di appunti sul paesaggio
Ho amato molto osservare quadri di paesaggi. A partire da Friedrich, passando per gli itineranti, ho sempre avuto un po’ di timore ad affrontare il paesaggio come soggetto. Ho sempre disegnato luoghi che fossero in rapporto con i personaggi e la storia che raccontavo. Solamente durante il mio viaggio in Patagonia mi sono posto il problema di come tradurre le emozioni che vivevo in rapporto a quello spazio e dopo si è fatta sempre più pressante la voglia di disegnare altri paesaggi.[…] Non sono paesaggi esistenti ma trasposizioni di ricordi vissuti guardando paesaggi reali mescolati al ricordo e digeriti con il gioco dell’immaginario. Dopo la Patagonia questi disegni riguardano altri ricordi di altri paesaggi che vanno dalla campagna francese alla costa toscana, dai paesaggi balinesi alle coste dell’Australia. Il bianco e nero col pennello mi ha forzato a un’estrema sintesi e a una grande spontaneità nella creazione delle forme e degli spazi, cosa che mi ha permesso di non perdermi in atre evocazioni e di cercare un alfabeto di rappresentazione molto semplificato.
La collaborazione di Tricromia con Lorenzo Mattotti negli anni oltre le esposizioni ha accompagnato la pubblicazione di quattro libri in bianco e nero.
Lorenzo Mattotti introduce così le chine Appunti sul paesaggio, raccolte nella pubblicazione che prende il nome dalla mostra, edito da Tricromia nel 2008. Un libro che ha permesso di fissare la bellezza delle sue chine intense e visionarie.
Ho amato molto osservare quadri di paesaggi. A partire da Friedrich, passando per gli itineranti, ho sempre avuto un po’ di timore ad affrontare il paesaggio come soggetto. Ho sempre disegnato luoghi che fossero in rapporto con i personaggi e la storia che raccontavo. Solamente durante il mio viaggio in Patagonia mi sono posto il problema di come tradurre le emozioni che vivevo in rapporto a quello spazio e dopo si è fatta sempre più pressante la voglia di disegnare altri paesaggi.[…]
Un percorso onirico avviato già nell’esposizione del 2006, dal titolo Al finire della notte. La poetica sia delle opere in mostra che nella stessa edizione del 2006 “Al finire della notte” ci introduce in un rincorrersi di tavole di un uomo, un letto, un’immersione nella notte. In quali sogni è naufragato? Quali sogni ha vissuto in quella pianura, in quel mare, in quel colore?
Al « fantasma nella stanza » del 2002 è seguito il libro la « La stanza » editato nel 2004. Ha partecipato al progetto Bacinema, ideato da Tiziana Cino, il bacio nel cinema con più autori con prefazione di Vincenzo Mollica e Ferruccio Giromini con il film « in the mood for love » 2000 con Tony Leung e Maggie Cheung di Won Kar-Wai