Stefano Ricci Sketchbook Deposito Nero n.1

stefano ricci

“I migranti”, “mia madre”, “il sogno”: frammenti legati tra loro che insieme costituiscono una sorta di piccola geometria di racconto.

Si chiama “In Questo Momento” la nuova mostra di Stefano Ricci

esporrà una selezione dei lavori realizzati negli ultimi anni e che abbracciano differenti tematiche passando da notizie di cronaca ad esperienze private e prettamente personali della propria vita.

Stefano Ricci – graphic novel, illustratore e regista – ha selezionato per la mostra alcuni disegni estratti dai suoi libri Mia madre si chiama Loredana, Eccoli e La storia dell’Orso. Nel primo lavoro, i disegni narrativi raccontano come in un flashback episodi di vita vissuta osservando le azioni e i movimenti della madre. In Eccoli (che è anche un documentario) si uniscono i ricordi di gioventù e i sogni legati a quel periodo in cui Franco Basaglia dirigeva l’ospedale psichiatrico di Gorizia.

Ne La storia dell’Orso, infine, si parte da una storia di animali per arrivare a raccontare il nostro tempo ingarbugliato.

Stefano Ricci, disegnatore e artista grafico di fama internazionale, dal 1986 collabora con la stampa periodica e l’editoria in Italia e all’estero (”Frigidaire”, “Per Lui”, “Dolce vita”, “Avvenimenti”, “Linea d’ombra”, “Il manifesto”, “Esquire”, “Panorama”, “Téléma”, “Extra”, “Glamour”, “HP”, “Follow me”, “Liberation”, “Les Inrockuptibles”, “Internazionale”, “Alias”, “Lo Straniero”, “Téléma”, “L’Humanité’e9′′, “Bang”, “la Repubblica”, Mondadori, Rizzoli, Einaudi ed altri). Per i fumetti, oltre ad alcune storie brevi, ha pubblicato Tufo, su sceneggiatura di Philippe de Pierpont, selezionato nel 1997 per il XXV Festival di Angoulême.

Dal dramma G8 a visioni da sogno: i “rulli” disegnati di Bambi Kramer

“Cronotipo, immagini da un tempo fluttuante” è un’immersione nel panorama narrativo visionario di Bambi Kramer. La giovane artista romana disegna di getto su rulli di carta, che poi possono essere appositamente tagliati e “misurati”, trasformati in pagine o quadri. I suoi lavori, nati e sviluppati nella scena underground internazionale, comprendono opere d’arte, poster, libri, performance e il progetto di Grow, una nuova rivista.
La mostra, ospitata da Tricromia di Roma, è curata da Luca Raffaelli che di lei scrive: “Quello di Bambi é un flusso interiore che non vuole deviare, costringere, forzare. Per fortuna. E così nascono i rulli, veri passaggi di coscienza, scenari intimi, confessioni oniriche. Bambi ha accettato di spezzare l’indivisibile nella pagine per il volume collettivo “La rabbia”, associando i suoi disegni ai terribili fatti del G8 di Genova. Per poter riconoscere che le proprie emozioni, le più nascoste ed intime, sono frutto anche delle emozioni e delle indignazioni del presente.” Tricromia Artgallery è in via della Barchetta 13 (via Giulia), la mostra dura fino al 6 giugno (martedì-venerdì h.15-19 e sabato h.10-19).
Repubblica.it, 25 maggio 2017